Cerca su Google

Ricerca personalizzata

giovedì 7 gennaio 2010

Successione: i beni si stimano all’apertura della successione secondo il valore effettivo

L’apertura di una successione, che coincide con il decesso, è spesso motivo di contrasto tra gli eredi che si contendono il patrimonio, il quale può anche essere oggetto delle valutazioni più diverse.
Tra le varie ipotesi che possono incidere sui valori dei beni che compongono un determinato patrimonio, vi è quella che determina un notevole incremento di valore di un fondo che in virtù di una variante del piano regolatore dovesse trasformarsi da agricolo a industriale o edificabile.
Con sentenza n. 24711 del 24 novembre 2009, la Cassazione ha ribadito che a norma degli artt. 556, 747 e 750 del codice civile, i beni di un patrimonio si stimano al momento dell’apertura della successione secondo il valore effettivo in concreto e non a un valore tecnico non più corrispondente ai valori di mercato.
Nell’ipotesi suindicata, la Corte rileva che l’inizio del procedimento di trasformazione urbanistica è già sufficiente a incidere sul valore di mercato di un immobile, e ciò si verifica già dal momento in cui il Comune adotta la qualificazione di area edificabile nel suo piano regolatore, ancora prima che lo stesso sia approvato dalla Regione, essendo irrilevanti le vicende successive come la mancata approvazione o la modifica del medesimo strumento urbanistico.

Nessun commento:

Posta un commento